Perché le Diete Falliscono e Perché la Dieta Psicosomatica è Diversa? - Agne Bejeryte

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Perché le Diete Falliscono e Perché la Dieta Psicosomatica è Diversa?

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Perché le Diete Falliscono e Perché la Dieta Psicosomatica è Diversa?

Dieta psicosomatica

Probabilmente hai già esplorato varie soluzioni per perdere peso rapidamente, cercando trattamenti dimagranti o adottando approcci talvolta estremi per liberarti il prima possibile dall’eccesso di peso. Tuttavia, potresti non aver considerato adeguatamente i potenziali danni e rischi per la tua salute.

Se hai provato farmaci dimagranti, lassativi o purganti, è possibile che tu abbia sperimentato effetti collaterali come flatulenza, peggioramento della stitichezza, mal di testa, problemi digestivi e altri sintomi spiacevoli che possono minare la tua salute.

Forse hai optato per saltare la colazione o digiunare per lunghi periodi, seguendo diete estremamente restrittive o praticando attività fisica eccessiva, oppure hai seguito metodiche dimagranti “miracolose” trovate in rete, sperando di risolvere definitivamente il tuo problema.

Inizialmente, potresti aver ottenuto dei risultati e perso qualche chilo, ma è probabile che le tue vecchie abitudini alimentari non hanno tardato di ritornate a galla. È difficile sradicare i tuoi cattivi comportamenti alimentari, poiché il desiderio di cibi golosi, ma spesso poco salutari, è sempre persistente e minaccia di sabotare i tuoi sforzi di perdere peso.

Con il tempo, il tuo entusiasmo svanisce e ti trovi in un conflitto interiore: da una parte ti senti arrabbiata, frustrata e ingiusta nel dover rinunciare al piacere del cibo, dall’altra provi i sensi di colpa per le tue trasgressioni a tavola. Potresti persino essere così delusa da considerare persino la chirurgia bariatrica, come l’ultima spiaggia per risolvere definitivamente la tua fame e la tua voglia di cibo alettante.

È importante, però, capire che durante diete estremamente restrittive, dopo un iniziale periodo di successo, possono insorgere ostacoli sempre più grandi nel raggiungere i tuoi obiettivi. Un ossessivo controllo del cibo e le continue ricadute alimentari possono portare alla frustrazione e alla sensazione di fallimento e poca autostima.

Pensieri che ti tormentano durante la perdita di peso:

“Ho di nuovo esagerato con il mangiare!”

“Inizierò quando i figli andranno a scuola/lunedì prossimo/in primavera ecc”.

“Non sono in grado di portare avanti un impegno, fallisco sempre”.

“Non valgo nulla, faccio schifo”.

“Non ce la farò mai, sono troppo goloso/a e vorace”.

“Finisce sempre così”.

“Perché gli altri possono mangiare ciò che vogliono, ed io no?”

“Ho paura di fallire nuovamente”.

“Ho mangiato una fetta della mia torta preferita, ecco che sono un/una perdente, ho rovinato tutto, è meglio mollare tutto”.

Le sfide delle abitudini alimentari e il bisogno di nutrimento psicosomatico

In fin dei conti, rinunciare alle tue vecchie abitudini alimentari non significa solo dire addio al tuo cibo preferito, ma anche al tuo benessere complessivo.

La fame è innanzitutto una necessità primaria che richiede soddisfazione attraverso il cibo. Tuttavia, non mangi solo per nutrirti fisicamente; lo fai anche per ottenere piacere immediato o per colmare bisogni emotivi più profondi, come affetto, amore, appartenenza o autostima. Puoi anche mangiare per noia, stress o insoddisfazione personale.

La tua mente ha bisogno di nutrimento proprio come il tuo corpo, ma il suo nutrimento principale è costituito da stimoli cognitivi. Questi possono derivare dalle tue esperienze, dalle attività mentali e spirituali che ti appassionano, dalle tue conoscenze, dalle relazioni significative e dalle emozioni vissute.

Il cervello cerca costantemente stimoli per sopravvivere, evolversi e cercare piacere e felicità, spesso trovando gratificazione anche nel cibo.

Mentre per placare la fame fisica può bastare qualsiasi alimento saziante, la fame psicosomatica è diversa e richiede cibi specifici per soddisfare bisogni emotivi profondi. Dolci, salati, grassi o croccanti, questi cibi possono attivare le endorfine, offrendo un momento fugace di felicità.

Mangiare il cibo che ami può essere confortante e gratificante, e talvolta è normale concedersi questo piacere. Tuttavia, in momenti difficili, è facile ricorrere a abitudini alimentari malsane per trovare conforto.

Il concetto di “comfort food” esiste da tempo, evidenziando la ricerca di conforto attraverso il cibo, come menzionato già da Marcel Proust in uno dei suoi romanzi.

Tuttavia, questa dipendenza dal cibo come fonte di conforto può diventare un’abitudine dannosa, persistendo anche quando le difficoltà iniziali sono superate e non esiste più una reale necessità compensativa.

Quando il cibo diventa l’unica fonte di felicità

La situazione diventa critica e degna di attenzione quando la ricerca di felicità e piacere attraverso il cibo diventa il centro della tua vita, l’unico rifugio di conforto.

Non è mai troppo tardi per costruire un nuovo stile di vita e modificare le tue abitudini alimentari, specialmente quando si tratta della tua salute. Ricordati che la tua salute dipende in gran parte dalle tue scelte personali.

Prendersi cura di sé è la nostra responsabilità e richiede un impegno consapevole e un pò di coraggio.

Cambiare le abitudini alimentari a lungo termine può essere una sfida, ma non è impossibile! È un processo che richiede lavoro e costanza, ma i benefici per la tua salute e il tuo benessere ne valgono sicuramente la pena.

Le abitudini alimentari devono essere corrette quando:

1. Vengono ripetute frequentemente e influenzano lo stato della tua salute.

2. Vengono portate all’eccesso.

3. Diventano un modo frequente per cercare benessere, piacere o conforto.

4. Impediscono la costruzione di uno stile di vita più solido, sicuro e soddisfacente.

5. Bloccano la tua crescita cognitiva e spirituale.

6. Sono utilizzate come rifugio dalle difficoltà anziché affrontarle con coraggio e dignità.

7. Ostacolano la capacità di adattamento e di cambiamento, senza migliorare il benessere a lungo termine.

Counseling in alimentazione psicosomatica

Il counseling nell’alimentazione psicosomatica è un approccio innovativo che mira a promuovere un cambiamento consapevole per costruire un programma di vita migliore. Include un atteggiamento mentale positivo, l’attività fisica, un’alimentazione naturale, l’esplorazione di sé stessi e lo sviluppo di una sana attività mentale, spirituale e culturale. Tutto ciò è finalizzato alla ricerca di salute e benessere globale.

Il concetto tradizionale di “dieta” evoca spesso immagini di restrizione calorica o cambiamenti nutrizionali finalizzati alla perdita di peso o alla gestione di patologie.

Tuttavia, spesso i professionisti della salute si concentrano esclusivamente sugli aspetti biochimici e nutrizionali dell’alimentazione, ignorando gli altri aspetti della vita che possono influenzare il nostro comportamento alimentare. Questo approccio limitato spiega in parte la scarsa efficacia dei programmi dietetici e delle raccomandazioni anti-obesità, che non tengono conto dell’atteggiamento mentale, delle motivazioni, delle relazioni e dei fattori ambientali che contribuiscono al mantenimento dei problemi legati al peso.

Per molti, l’adozione di una dieta rigida viene percepita come un’imposizione e ha limitati effetti a lungo termine. Le persone tendono ad abbandonare il percorso perché non riescono a conformarsi a comportamenti imposti dall’esterno che non rispecchiano la loro personalità.

Un’altra ragione per cui le persone possono continuare a mangiare in modo scorretto nonostante conoscano l’importanza di un’alimentazione sana è legata alle loro credenze e percezioni di sé. Ad esempio, se tu ti senti priva di valore, mangiare in eccesso può diventare un modo per auto-punirti e confermare la tua teoria che hai su di te.

La dieta psicosomatica, invece, considera la persona nella sua globalità, esaminando gli aspetti psicologici e ambientali che influenzano i comportamenti alimentari. Questo approccio aiuta a comprendere il problema in modo più completo e ad evitare l’errore di focalizzarsi esclusivamente sull’aspetto calorico e nutrizionale degli alimenti.

È importante riconoscere il ruolo fondamentale della mente, incluso il suo ruolo inconscio, nel modellare i nostri comportamenti alimentari. Trattamenti che ignorano questo aspetto sono spesso inefficaci e controproducenti.

Il concetto di “comfort food” può essere visto come una manifestazione di questo legame tra alimentazione e benessere emotivo. Tu puoi cercare conforto attraverso il cibo quando mancano altri elementi essenziali nella tua vita, come sicurezza, amore e accettazione.

Per affrontare efficacemente i problemi legati al peso, è necessario comprendere la complessità dei fattori mentali e emotivi coinvolti. Solo allora potrai raggiungere i tuoi obiettivi e ottenere i risultati duraturi.

Attraverso la dieta psicosomatica puoi:

1. Migliorare il rapporto con il cibo e superare le abitudini alimentari distruttive a lungo termine.

2. Ridurre lo stress e l’ansia tramite tecniche di rilassamento.

3. Favorire una perdita di peso sana e sostenibile, migliorando la tua autostima.

4. Potenziare il sistema immunitario e aumentare la tua resilienza emotiva.

5. Migliorare i livelli di energia e concentrazione.

6. Promuovere il benessere emotivo e la salute generale.

7. Rafforzare l’autocontrollo.

8. Migliorare il rapporto con te stesso e con gli altri.

Le caratteristiche della dieta psicosomatica:

1. Stile di vita integrato: la dieta psicosomatica è un programma completo volto a promuovere il tuo benessere globale, prendendo in considerazione i tuoi bisogni, la tua personalità, le tue preferenze e i tuoi gusti individuali.

2. Non restrittiva: non si tratta di una dieta restrittiva o di privazioni, ma di un approccio che mira a trovare un equilibrio sano e sostenibile nell’alimentazione.

3. Non mira alla cura di disturbi o patologie: la dieta psicosomatica non è concepita come trattamento per disturbi specifici, ma come strumento per promuovere il tuo benessere generale.

4. Libertà di scelta: non impone comportamenti o scelte obbligate, ma ti lascia la libertà di decidere come impostare il tuo regime alimentare, sulla base delle informazioni fornite dal counselor.

5. Adattabilità: non ci sono indicazioni rigide riguardo al peso, alle quantità o agli orari dei pasti. Il programma fornisce linee guida generali che potrai adattare alle tue esigenze e al tuo stile di vita.

6. Condivisione delle indicazioni: le indicazioni fornite sono discusse e concordate insieme a te per garantire una personalizzazione del programma.

7. Coinvolgimento del medico curante: è necessario sottoporre le indicazioni della dieta psicosomatica al medico curante per garantire una supervisione adeguata e una personalizzazione ulteriore, se necessario.

La dieta psicosomatica è rivolta a:

1. Persone che desiderano impegnarsi seriamente nel cambiare il loro stile di vita, affrontando in modo globale il proprio benessere.

2. Persone interessate a sviluppare competenze nell’alimentazione e a costruire abitudini alimentari corrette per una salute ottimale.

3. Individui che vogliono esplorare e comprendere meglio se stessi, compresi i loro comportamenti alimentari e le motivazioni dietro di essi.

4. Coloro che cercano motivazione e sostegno per stabilire obiettivi realistici e duraturi per migliorare la propria salute e il proprio benessere.

5. Persone che desiderano riscoprire le proprie risorse interne e la forza necessaria per apportare cambiamenti positivi nella propria vita.

6. Individui interessati a sviluppare una maggiore consapevolezza del ruolo dell’alimentazione nella loro vita e nel loro benessere complessivo.

7. Coloro che aspirano a crescere personalmente e ad apprendere a soddisfare i propri bisogni in modo adattivo e salutare.

8. Persone che cercano di condurre una vita più significativa, attiva e soddisfacente, intraprendendo un percorso di miglioramento del proprio stile di vita e delle proprie abitudini alimentari.

Conclusioni

La dieta psicosomatica non è un solito regime alimentare limitato nel tempo, ma piuttosto uno stile, un programma di vita. Si distingue per la sua attenzione alla globalità dell’individuo, non limitandosi solamente all’alimentazione, ma considerando anche l’attività fisica, l’atteggiamento mentale e spirituale.

L’approccio mindful della dieta psicosomatica insegna a mangiare in modo consapevole, mettendo in pratica una connessione tra mente e corpo durante i pasti. Questo non solo favorisce un rapporto più sano con il cibo, ma permette anche di riconoscere e soddisfare i reali bisogni del corpo, senza rinunciare alla soddisfazione mentale che il cibo ci dà.

Infatti, la dieta psicosomatica insegna a fondere il controllo del cibo con il piacere in modo strategico. Questa fusione consapevole permette di evitare sensi di colpa o restrizioni eccessive, creando un equilibrio sostenibile e duraturo nel tempo.

Pertanto, se il tuo obiettivo è ottenere risultati che perdurino nel tempo e imparare ad alimentarsi in modo consapevole e salutare, la dieta psicosomatica si presenta come la scelta migliore. Questo approccio olistico non solo favorisce la perdita di peso e il raggiungimento di una migliore salute, ma promuove anche il benessere mentale e spirituale, contribuendo a una vita più equilibrata, appagante e di qualità migliore.

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